E' morto Dante Bulleri
29-03-2020 - News Generiche
Il nostro paese, questa mattina, si è svegliato con una triste notizia. Nelle ultime ore, infatti, è venuto a mancare Dante Bulleri, figura storica del basket sanminiatese, di cui è stato allenatore e dirigente. La Folgore Pallavolo si stringe attorno alla famiglia in questo difficile momento, porgendo ai suoi cari le più sentite condoglianze.
Di seguito, riportiamo un ricordo scritto da Mario Maltinti, uno dei fondatori della nostra società, che per tantissimi anni ha avuto un rapporto sportivo con il compianto Bulleri.
"Appena ho letto della scomparsa di Dante Bulleri, ho immediatamente pensato di aver perso un “compagno di viaggio sportivo” e mi sono venuti alla mente tantissimi ricordi.
L’avevo visto poco prima di questo periodo tenebroso ai Giardini di San Miniato dove era facile incontrarlo. Avevamo parlato della Sua pallacanestro e lui mi aveva chiesto della Folgore, entrambi fuori da anni dalle locali realtà sportive ma sempre a noi care.
Mi colpì una sua frase: “Quanti ragazzi abbiamo chiamato a fare sport te lo sei mai chiesto?”. Gli sorrisi e pensai ai tanti problemi di sport che avevamo risolto insieme, a quante riunioni avevamo partecipato per migliorare le rispettive situazioni delle nostre Società, in primis per farle crescere e poi regalare loro il bellissimo palazzetto ed infine per organizzare tutto al meglio.
Dopo una vita trascorsa nello sport, io nella Folgore e lui nell’Etrusca, abbiamo entrambi sentito gli anni che passavano ed abbiamo lasciato il testimone ai più giovani, come era ovvio fare.
Ma il tempo adesso non è stato buono con te e ti ha costretto a non poter parlare più della tua Etrusca e a non poter vedere più le sue gesta sportive.
Non ti incontrerò più ai giardini per ricordare insieme i bei tempi che furono.
E soprattutto non potrò più spiegarti perché la pallavolo è più bella della pallacanestro. Anche se è una cosa che non capiresti neanche ora che non ci sei più. Un abbraccio! Mario Maltinti"
L’avevo visto poco prima di questo periodo tenebroso ai Giardini di San Miniato dove era facile incontrarlo. Avevamo parlato della Sua pallacanestro e lui mi aveva chiesto della Folgore, entrambi fuori da anni dalle locali realtà sportive ma sempre a noi care.
Mi colpì una sua frase: “Quanti ragazzi abbiamo chiamato a fare sport te lo sei mai chiesto?”. Gli sorrisi e pensai ai tanti problemi di sport che avevamo risolto insieme, a quante riunioni avevamo partecipato per migliorare le rispettive situazioni delle nostre Società, in primis per farle crescere e poi regalare loro il bellissimo palazzetto ed infine per organizzare tutto al meglio.
Dopo una vita trascorsa nello sport, io nella Folgore e lui nell’Etrusca, abbiamo entrambi sentito gli anni che passavano ed abbiamo lasciato il testimone ai più giovani, come era ovvio fare.
Ma il tempo adesso non è stato buono con te e ti ha costretto a non poter parlare più della tua Etrusca e a non poter vedere più le sue gesta sportive.
Non ti incontrerò più ai giardini per ricordare insieme i bei tempi che furono.
E soprattutto non potrò più spiegarti perché la pallavolo è più bella della pallacanestro. Anche se è una cosa che non capiresti neanche ora che non ci sei più. Un abbraccio! Mario Maltinti"
Fonte: F.L.