Ciao Mario, sarai sempre con noi
25-08-2018 - News Generiche
Si sono svolti questa mattina, nella Chiesa della Trasfigurazione, i funerali di Mario Bacchi. Tantissima gente ha voluto salutare il nostro vicepresidente per l´ultima volta. C´erano atleti, tecnici e allenatori del passato e del presente, ma anche tanti amici che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo.
Di seguito, pubblichiamo la lettera scritta dal Consiglio direttivo, che è stata letta stamani, durante la cerimonia, officiata da Don Luciano Niccolai.
Ciao Mario,
per noi, questo, è un giorno durissimo. Te ne sei andato troppo presto e la cosa ci addolora e non sai quanto. La famiglia della Folgore, oggi, è qui riunita, per darti l´ultimo saluto. Era impossibile non volerti bene, Mario. Eri genuino, premuroso, sempre gioviale. Avevi sempre una parola per tutti. Buona o cattiva che fosse. C´eri sempre. Quando c´è un problema – dicevamo – si sente Mario. E tu, sbuffavi, ma alla fine venivi sempre a risolvere la situazione. "Mario, le maglie". "Mario, il pulmino". "Mario, il camp3". E tu, eri lì, pronto a farti in quattro per la tua Folgore.
Negli ultimi giorni, prima dell´intervento, non rinunciavi comunque a passare dalla sede, per seguire le ultime novità sulle squadre, per dare il tuo consiglio o magari, semplicemente, per scambiare due parole. La Folgore era la tua seconda famiglia, anzi lo è ancora e lo sarà per sempre.
Tra pochi giorni le squadre riprenderanno ad allenarsi e tu, siamo certi, sarai lì con loro. Da lassù, continuerai a seguire gli allenamenti, le partite, i tornei e magari darai qualche consiglio quando ci sarà da consegnare il vestiario ai nuovi iscritti.
"Ciao gioventù" dicevi ai ragazzi, mentre si allenavano. E loro, nonostante la fatica ed il sudore, si voltavano e ti sorridevano. Perchè tu, Mario, riuscivi a strappare un sorriso anche quando le cose non andavano bene. Il sabato sera, la pizza al Barbarossa, non sarà più la stessa. Così, come le riunioni del consiglio direttivo, dove ogni tanto alzavi la voce, per far valere il tuo pensiero.
Hai dato tanto per la Folgore e da oggi, tutti noi, dovremo dare un qualcosa in più per continuare a svolgere ciò che tu, quotidianamente, facevi per la nostra associazione. Sostituirti, comunque, sarà impossibile.
L´ultima sera, prima di partire per l´ospedale, ci hai detto "Spero di vedervi presto". Ci vedremo ancora Mario, stanne certo, magari sulle tribune del palazzetto, a tifare la Folgore. Tu, da lassù, veglia su di noi, assieme a Don Vinicio, Francesco, Enrico, Giada e a tante altre persone che, come te, hanno il cuore giallo e rosso.
Ciao Mario, sarai sempre con noi.
Di seguito, pubblichiamo la lettera scritta dal Consiglio direttivo, che è stata letta stamani, durante la cerimonia, officiata da Don Luciano Niccolai.
Ciao Mario,
per noi, questo, è un giorno durissimo. Te ne sei andato troppo presto e la cosa ci addolora e non sai quanto. La famiglia della Folgore, oggi, è qui riunita, per darti l´ultimo saluto. Era impossibile non volerti bene, Mario. Eri genuino, premuroso, sempre gioviale. Avevi sempre una parola per tutti. Buona o cattiva che fosse. C´eri sempre. Quando c´è un problema – dicevamo – si sente Mario. E tu, sbuffavi, ma alla fine venivi sempre a risolvere la situazione. "Mario, le maglie". "Mario, il pulmino". "Mario, il camp3". E tu, eri lì, pronto a farti in quattro per la tua Folgore.
Negli ultimi giorni, prima dell´intervento, non rinunciavi comunque a passare dalla sede, per seguire le ultime novità sulle squadre, per dare il tuo consiglio o magari, semplicemente, per scambiare due parole. La Folgore era la tua seconda famiglia, anzi lo è ancora e lo sarà per sempre.
Tra pochi giorni le squadre riprenderanno ad allenarsi e tu, siamo certi, sarai lì con loro. Da lassù, continuerai a seguire gli allenamenti, le partite, i tornei e magari darai qualche consiglio quando ci sarà da consegnare il vestiario ai nuovi iscritti.
"Ciao gioventù" dicevi ai ragazzi, mentre si allenavano. E loro, nonostante la fatica ed il sudore, si voltavano e ti sorridevano. Perchè tu, Mario, riuscivi a strappare un sorriso anche quando le cose non andavano bene. Il sabato sera, la pizza al Barbarossa, non sarà più la stessa. Così, come le riunioni del consiglio direttivo, dove ogni tanto alzavi la voce, per far valere il tuo pensiero.
Hai dato tanto per la Folgore e da oggi, tutti noi, dovremo dare un qualcosa in più per continuare a svolgere ciò che tu, quotidianamente, facevi per la nostra associazione. Sostituirti, comunque, sarà impossibile.
L´ultima sera, prima di partire per l´ospedale, ci hai detto "Spero di vedervi presto". Ci vedremo ancora Mario, stanne certo, magari sulle tribune del palazzetto, a tifare la Folgore. Tu, da lassù, veglia su di noi, assieme a Don Vinicio, Francesco, Enrico, Giada e a tante altre persone che, come te, hanno il cuore giallo e rosso.
Ciao Mario, sarai sempre con noi.